domenica 20 aprile 2014

Barbaresco DOCG 1999 - Prunotto


                                                                
Tipo di Vino:                      Rosso
Uve:                                   100 % Nebbiolo
Vinificazione:                    
L'uva selezionata è stata diraspata e pigiata. La macerazione 
                                           è durata circa 8 giorni ad una temperatura massima di 30 °C.
                                           La fermentazione malolattica si è conclusa prima della fine dell'inverno.
Maturazione:                     Affinamento per 12 mesi in botti di rovere da 50 hl. e tonneaux da 5 hl.
                                           di rovere francese ed una piccola parte in barriques di secondo
                                           passaggio. L'ulteriore affinamento in bottiglia è durato 10 mesi
                                           ed è avvenuto nelle cantine Prunotto prima della commercializzazione.
Titolo alcol.:                      13 %
Fascia di prezzo:                €€
euro
Giudizio Enostoppista:      4 Botti





Note di degustazione: Prunotto vanta più di un secolo di esperienza nella vinificazione e nella valorizzazione delle Langhe e del Monferrato.
La famiglia Antinori rileva l'azienda nel 1989, iniziando una fase di ristrutturazione sia della cantina che dei metodi di produzione e della strumentazione, rimpiazzando le vecchie vasche di fermentazione di cemento armato con dei fermentini di acciaio inox, rimpiazzando i vecchi tonneaux di rovere di slavonia con delle botti di rovere di capacità più ridotta.
I vigneti di Prunotto si estendono per un totale di circa 50 ettari, nel territorio delle Langhe e del Monferrato, frazionati in piccoli appezzamenti e singoli cru. Prunotto è il simbolo di questa terra.
le uve per produrre questo vino provengono da Vigneti della zona di Barbaresco, Treiso e Neive.
Terreni di età riferibile al periodo Tortoniano - Messiniano, cosiddetti "Marne di S.Agata fossili". Ricchi di elementi come il manganese, lo zinco ed il boro, sono composti da particelle fini che tendono a formare strati laminari facilmente erodibili (marne siltose). 
Questo Barbaresco se pur visibilmente rovinato nell'etichetta, erosa dal tempo e dall'umidità della cantina di conservazione, si presenta in slendido stato, in una forma smagliante, il tempo non sembra essere passato per questo giovincello. Il tappo di sughero praticamente integro mostra addirittura colore violaceo.




Alla vista un rosso granato di vivace intensità cromatica, con splendidi riflessi rubino, consistente, un minimo deposito sul fondo del bicchiere dovuto alla precipitazione dei tannini.
Al naso non brilla in intensità, ma spicca per complessità, prima note di confettura di frutti rossi, mirtillo nero e marascate, poi pepe nero, radice di liquirizia, ginepro, terra, poi cuoio, un ventaglio di aromi sempre più vario in cui perdersi, fine.
In bocca secco, morbido, sprigiona acidità e discreta sapidità, i tannini si sentono ancora ma sono stati levigati dal tempo, ci regala buone sensazioni di morbidezza in bocca, equilibrato, intenso, lunga persistenza gusto-olfattiva.
Buona strada per l'armonia, maturo.

Il sito web dell'azienda vitivinicola: http://www.prunotto.it/



Da notare l'incredibile tonalità violacea del tappo di sughero.





Il vino è stato abbinato ad orzo perlato con carciofi e porri...




e ad un incredibile cosciotto d'agnello alle erbe aromartiche... Abbinamento perfetto.








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