mercoledì 4 settembre 2013

La mia Pizza salsicce, friarielli e provola fatta in casa: ecco come è fatta!


 

Ingredienti per 8 persone:

700 gr. di Farina (di cui 700 gr. di Farina "00" Antimo Caputo "Rossa")
400-500 ml. di Acqua fresca
1,5 kg di "Friarielli" in foglie
1 Provola fresca di Vico Eqense da 400 gr
2-3 Salsicce speziate a grana grossa precedentemente cotte
1 Panetto di lievito di birra fresco
 2 Pizzichi di zucchero semolato
Q.b. di sale da cucina




Per chi mi segue avrà capito che sono un tipo meticoloso e molto attento agli ingredienti giusti, allora come sempre partiamo nel caso della pizza, quindi della pasta a lunga lievitazione da una farina "00" con forza W 300, una delle maggiori nella scala del fattore di panificabilità, la farina infatti dovrà avere la forza necessaria per resistere ad una lievitazione di ben 18 ore a temperatura ambiente.



Ricordate come sempre che il sale è l'ultimo ingrediente a dover essere aggiunto nella sequenza, perchè potrebbe inibire i lieviti.
Lavorate bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo, con la raccomandazione però di non stressarlo troppo per non rompere la maglia glutinica che si è formata, fatelo lievitare in una ciotola con un panno umido sopra e in un luogo buio anche per 18 ore, in modo da avere un impasto alveolato e morbido, come quello nella fotografia sottostante.



Stendete l'impasto in una teglia d'alluminio 30x40, ungendola con un filo d'olio evo in modo da non far attaccare l'impasto al fondo, anche in questa fase cercate di non stressare troppo la pasta lievita e utilizzate semplicemente i polpastrelli della mano per stenderla.



Adagiate sull'impasto steso i friarielli, precedentemente scottati in una casseruola di dimensioni tali da contenere tutta la massa.




Ancora uno strato di buona Provola fresca di Vico Equense, sfilacciata a mano.






Poi della salsiccia di Agerola speziata a grana grossa.





Questo è il risultato prima della chiusura.


Richiudete la pizza con un altro strato di pasta, precedentemente messo da parte e spennellatelo di olio evo per evitare che nel forno si bruci.


Cuocete la pizza in forno ventilato precedentemente riscaldato a 240° per circa 30-40 min., il tempo in questo caso è maggiore perchè sono 2 gli strati di pasta.








venerdì 30 agosto 2013

Gassl Bräu: in visita al birrificio di Chiusa per svelarvi le loro specialità!

 

Nel centro del piccolo borgo di Chiusa/Klausen si trova uno degli otto birrifici sudtirolesi: la birreria Gassl, una realtà davvero straordinaria, con annessa sorgente d'acqua che passa letteralmente all'interno del locale e che rende la birra davvero arigianale.





Le caldaie per la produzione dlla birra sono tutte rigorosamente in rame, mentre i serbatoi di maturazione sono interamente in acciaio.



La birra poi viene sempre spillata fresca da particolari serbatoi di erogazione o dai semplici fusti.



Gassl produce tre tipi di birra di cui 2 tipologie a bassa fermentazione la lager-chiara (alc. 5% vol.) e la spezial, una dunkel rossa (alc. 6 % vol.) ed una ad alta fermentazione la weizen o weisse (alc 5,5 % vol.).
Gli ingredienti usati sono tutti di altissima qualità come l'acqua rigorosamente di sorgente.




La birreria non imbottiglia, ma serve la birra rigorosamente alla spina o in comodi bidoncini con spillatore da 5 L. Nel locale è possibile degustare vari piatti della cucina tipica tirolese come i Kamiwurze (salsicce miste di maiale e manzo affumicate), la zuppa di Gulasch, i canederli di rape rosse con salsa di formaggio, ma anche le deliziose Spareribs (costine di maiale alla brace) o un wurstel tradizionale con brezel, non mancano i piatti della cucina italiana con varie tipologie di pasta fresca e ravioli con sughi di selvaggina o un delizioso Stinco di maiale con patate arrostite, accompagnato con fiumi di birra.





I prezzi sono davvero competitivi, per una birra di mezzo litro alla spina siamo sui 4 euro in media, per un primo piatto siamo sui 10 euro, i secondi sui 15 euro, mentre gli spuntini veloci costano poco più di 6 euro.








Gassl Bräu
Gerbergasse/via conciatori, 18 39043 
                   Chiusa/Klausen, Bozen                      
E-mail: info@gassl-braeu.it
Tel: 0472 523623






mercoledì 7 agosto 2013

Cilento: sole e mare, ma anche gastronomia Gli antichi sapori del Cilento con un tocco di modernità


         Tentan tutti di imitarci,
      Non ci sono mai riusciti,
      Vengon in mille, si agustarci,  
     Sia romani, tosci e sanniti!


La Rianata è solo “ ‘A Vasulata”
Pizza camerotana prelibata,
Si t’a mangi, staj bonu na jurnata!
E la va

Tutto al forno a legna è cotta
Sia i jurilli c’a ciambotta,
Milugnani, cucuzze u’tianu,
Po’ i primi e ...sbatti ‘i manu…

Pollo, salsiccia e conigli paisani,
Nu vinu allegro, e non pensi a domani,
Vai prima in spiaggia e passi ‘a jurnata
poi la sera la cena è “ ‘ A Vasulata”!!


I borghi più nascosti, i vicoli più bui, i paesi più piccoli nascondono sempre qualcosa di buono, è il caso di Camerota capoluogo, la parte alta della famosa località turistico balneare del Cilento.
Nascosta come un gioiello nel cassetto e incastonata in mezzo a montagne ricche di ulivi secolari e macchia mediterranea di straordinaria bellezza, è qui che trova in località San Vito, sotto i ruderi del castello di Camerota, dietro una ripida scala una delle più caratteristiche e originali osterie self-service del Cilento, cibi pronti al momento in chiave fast- food all’italiana.
Rianata A’Vasulata è stato battezzato il locale da Milva D’alessandro, la simpaticissima padrona di casa e suo marito Gerardo, non è di certo un nome messo a caso il suo, ma invece quello di una focaccia di pasta integrale “arreganata” perciò “Rianata”  lievitata naturalmente e condita con pomodorini freschi, aglio e olio e cotta a legna, vasulata è cosi detta perché era la via in cui un tempo veniva prodotta la focaccia, cioè strada fatta di pietre, in dialetto chiamati “vasoli”.
I padroni di casa oltre all’ottima Rianata a taglio sono impazienti di deliziarvi con piatti pronti semplici e genuini, proposte giornaliere di lagani e ceci o fagioli, scarole e fagioli, fusilli cilentani al ragù e altre sorprese a seconda della disponibilità dei prodotti, coniglio, pollo e salsiccia cotti al forno a legna, le “tracchiulle” di maiale ovvero le costine, l’immancabile ciambotta cilentana vero “must” qui in zona e le deliziose verdure “imbottunate” che spaziano dalle melanzane, ai peperoni preparati in tutte le salse.
Degne di nota le polpette di melanzane e la parmigiana alla cilentana, un po’ diversa dalla napoletana ma ugualmente buona, tutte da assaggiare nei caratteristici piatti di terracotta di Camerota!
Non spaventatevi se vi consegneranno un vassoio con i piatti ordinati, dovrete semplicemente salire una scala e potrete gustare la vostra cena al piano superiore in una piccola ma accogliente saletta per gli avventori con tavoli e panche di legno in stile fast- food.

Una cucina semplice fatta di cinque o sei ingredienti, a volte regala sorprese come quella di Rianata che fonde antico e moderno insieme in un connubio davvero ben riuscito di sapori antichi, cucinati con la velocità di un fast-food nostrano, è il costo della modernità direbbe qualcuno, ma osterie come Rianata dovrebbero fare scuola in Italia per conservare e tramandre i piatti dell’antica tradizione alle generazioni future, in controtendenza a quanto stanno fecendo i grandi chef sempre alla ricerca della mecca dei sapori.
Che dirvi di più: armatevi di un buon bicchiere di vino e di molto appetito, vi servirà!
  







Rianata A ‘Vasulata
Camerota Capoluogo (SA) Campania
Via San Vito, 23
Tel. 0974.935427
Aperto solo la sera, da maggio a ottobre   
Il costo medio di un pasto è di 15 euro

          posted by Luca Bellettini